Mangiare sano è un consiglio sempre valido per tutti. Non tutti sanno però che alcuni cibi contribuiscono a mantenere le articolazioni in salute, mentre una dieta sana agisce anche sulla degenerazione tipica dell’artrosi. Di dieta anti-artrosi parla il professor Marco Lanzetta, Direttore Scientifico dell’Istituto Italiano di Chirurgia della Mano e Consulente Internazionale del Centro Nazionale Artrosi, autore del libro La Dieta Anti-Artrosi.
L’artrosi non è una patologia che va sopportata, ma si può contrastare e curare efficacemente con la dieta, gli integratori, nelle fasi iniziali della malattia, e con terapie conservative e tecniche mininvasive, nelle fasi intermedie e avanzate. «La dieta anti-artrosi si rivolge potenzialmente a una grande fetta della popolazione – spiega il professor Lanzetta -. In Italia una persona su dieci ha predisposizione o presenta un grado di artrosi più o meno grave. Stiamo parlando di circa sei milioni di persone, specialmente donne, che soffrono di dolore articolare, alle ginocchia, anche, spalle. Nel mio libro La Dieta Anti-Artrosi – sottolinea l’esperto- mi sono divertito insieme allo chef stellato Simone Loio a mettere a punto ricette sane, ma allo stesso tempo stuzzicanti per far capire ai miei pazienti e a tutti coloro che sono affetti da questa patologia che mettersi a dieta non significa per forza sottoporsi a regimi faticosi e tantomeno rinunciare al gusto».
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Una dieta, due risultati
La dieta anti artrosi ha un duplice effetto sulla malattia, diretto e indiretto. «Agisce direttamente perché invita il paziente a eliminare i cibi che stimolano una reazione infiammatoria nell’organismo e contemporaneamente a inserire nell’alimentazione quotidiana tutti quei cibi che frenano la risposta infiammatoria. L’effetto indiretto – prosegue il professor Lanzetta – consiste invece nella perdita di peso. Questa dieta infatti, senza costringere a particolari rinunce, ha come effetto secondario il dimagrimento. Le persone dimagriscono e in questo modo gravano con il loro peso molto meno sulle articolazioni del corpo, spesso stressate da anni di sovrappeso».
A quale età o a quali sintomi iniziare la dieta anti-artrosi?
Il primo fattore di rischio per l’artrosi è l’età. «Se già intorno ai 40-42 anni le articolazioni iniziano a essere gonfie, doloranti e infiammate – dice il professor Marco Lanzetta – è meglio iniziare subito a “mangiare anti-artrosi”. Altro segnale di allarme è quando azioni quotidiane, da sempre eseguite senza problemi come aprire una porta o indossare calze e scarpe, iniziano a essere via via sempre più difficili fino a diventare impossibili. Infine, le donne, essendo più a rischio degli uomini (22,1% di artrite/artrosi nelle donne contro 12,1% negli uomini, fonte Ministero della Salute), dovrebbero iniziare a prendersi cura delle proprie articolazioni già in giovane età».
Quali sono i cibi anti-artrosi?
«Non esiste una dieta che vada bene per tutti – sottolinea il professore -. La dieta anti-artrosi va personalizzata e per questo sono necessari test su saliva e urine per vedere l’identikit metabolico del paziente. E’ altrettanto vero, però, che ci sono degli standard di dieta che comprendono cibi ad alto potere antiossidante e che contrastano dunque l’invecchiamento cellulare».
Cibi anti-artrosi da inserire nella dieta di tutti i giorni:
- avena a colazione (porridge, per esempio, ottimo anche con l’acqua secondo la ricetta scozzese)
- cereali (orzo, farro, miglio, grano saraceno, ecc.) e tutte le farine purché integrali (per chi non soffre di celiachia)
- riso
- pesce azzurro
Esistono inoltre i cosiddetti “supercibi” che spesso non fanno parte della nostra cultura alimentare e molte volte arrivano dall’oriente:
- bacche di goji
- melograno
- stevia (come dolcificante)
o sostanze quali l’inulina, ovvero un derivato della cicoria che non viene assorbito dall’intestino, quindi senza calorie.
Tra le bevande che combattono l’artrosi:
- the verde, ricco di polifenoli
- vino rosso che contiene resveratrolo, un potente antiossidante, che ha un buon effetto di contrasto sull’invecchiamento cellulare (limitarsi a un bicchiere alla sera).
Cosa fa male alle articolazioni?
I cibi da evitare sono pochi e facilmente sostituibili:
1. la carne e i grassi animali in generale, anche quelli contenuti in uova e latte: si possono sostituire con il pesce, i legumi
2. lo zucchero: si può sostituire con la stevia
3. il sale: si può sostituire con spezie e aromi (salvia, rosmarino, timo, curcuma, pepe, ecc)
4. verdure della famiglia delle solanacee: patate, pomodori e melanzane contengono solanina, un pesticida naturale che induce una risposta infiammatoria a carico delle articolazioni
«Come si può vedere, la dieta anti-artrosi non è una dieta che affama – sottolinea il direttore del Centro Nazionale Artrosi -. Dopo un primo breve periodo di adattamento, si inizia a perdere peso senza accorgersene. Bisogna inoltre dormire meglio e fare attività fisica come ad esempio lo yoga – raccomanda il professore -. In più, occorre tener presente che anche gli stati emotivi come l’euforia o la depressione agiscono su artrite e artrosi».
Contro l’artrosi, dieta + integratori
Gli integratori sono un potente alleato sia per le persone con predisposizione all’artrosi che per coloro che presentano la patologia già conclamata. «Purché sotto la supervisione del medico – dice il professor Lanzetta – chiunque può assumere gli integratori specifici contro l’artrosi perché naturali e sicuri, tanto da poter essere assunti senza timore per tutta la vita in quanto protettivi e antinfiammatori. Il grado di gravità dell’artrosi va sempre stabilito dall’ortopedico in sede di visita, durante la quale valuterà se la dieta e gli integratori siano sufficienti o se ci siano le indicazioni per intervenire con terapie come le infiltrazioni con cellule mesenchimali staminali, nei casi di artrosi avanzata, l’intervento chirurgico e l’impianto di una protesi».
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